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L’ANGOLO DEL VECCHIO GAMER: ZOMBIE ATE MY NEIGHBORS

Il vecchio gamer ha una missione e non si riposa !

Visto che Halloween è alle porte, ho pensato a un gioco perfetto per il periodo: Zombies Ate My Neighbors.

Gioco edito da LucasArt a cavallo tra il 1993 e il 1994 è stato rilasciato sia per Sega Mega Drive e Super Nintendo e che ha avuto recentemente una riedizione su sistemi attuali proprio a dimostrare la sua grande modernità già all’epoca.

Il gioco prende ispirazione da tutti i vari B movie horror che all’epoca spopolavano, soprattutto in cassetta, e li usa per creare vari livelli uno dietro l’altro. Il nostro obiettivo sarà salvare i nostri vicini prima che diventino il pasto di una vasta gamma di mostri, dai classici zombie in su.

La grafica molto molto carina, vista dall’alto, molto cartoonesca e caricaturale è davvero perfetta per il gioco. Tutti gli sprite sono ottimamente disegnati, dai protagonisti ai vicini arrivando ai vari mostri, humor dark e cliché si sprecano in questo gioco. 

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Oggi una grafica così farebbe gridare al capolavoro pixel art…

Audio, musichine a tema che ben sottolineano i vari stage, con musiche più cupe a seconda del tema del livello o più allegre negli stage più facili.

Gli effetti sonori sono carini, fanno il loro dovere senza infamia e senza lode.

La giocabilità è un’altro punto a favore del gioco. Divertente, con tante armi da collezionare e da imparare ad usare bene contro i vari mostri, il gioco ci mette davanti ad una sfida non semplice. La difficoltà è ben calibrata, crescente, e arriva nel finale a punte molto insidiose. Dovrete dosare bene proiettili cure se volete vedere la fine.

Potrete scegliere tra due personaggi, uni maschile e uno femminile, del tutto uguali tra loro, ma che servono a realizzare partite in coop con amici.

La difficoltà e la possibilità di coop rende il gioco rigiocabile e con una discreta longevità.

Voto 8.5: non avere una storia ma essere un susseguirsi di livelli gli fa perdere il punto e mezzo. Grafica e giocabilità che rendono il gioco spassoso e divertente ancora oggi.

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L’ANGOLO DEL VECCHIO GAMER: ODIN SPHERE

Anche oggi arriva il vostro vecchio gamer ? a consigliarvi un piccolo pezzo di storia.
Visto che in settimana ho messo soprattutto giochi un po’ più datati, per il weekend volevo consigliati qualcosa di non recente ma dal gusto ancora molto attuale.

Vanillaware, software house che adoro, nel 2007 rilascia Odin Sphere, gioco molto particolare sia per le sue caratteristiche che per la narrazione.
Ci troviamo davanti nella sostanza ad un picchia duro a scorrimento con elementi di stampo ruolistico che lo distanziano molto da altri esponenti del genere.

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La storia inizia seguendo le gesta della valchiria Gwendolyn che sul campo di battaglia combatte al fianco della sorella Griselda, la quale viene sconfitta dal nemico e in punto di morte dona la sua lancia alla nostra protagonista. Da li parte la sua avventura che si intersecherà con quella di altri personaggi come Oswald ad esempio. Non volendo fare spoiler non mi addentro, ma la cosa importante da sapere è che nella nostra partita andremo a controllare tutti questi personaggi vivendo la storia da prospettive diverse che completeranno poco a poco la trama.

La grafica ha la tipica Fattura di Vanillaware, molto manga stile, curatissima sia nei personaggi che negli sfondi e negli antagonisti. Stilisticamente Vanillaware è una delle case più interessanti e riconoscibili nel mondo videoludico e guardando questo titolo capirete bene perché.

Lato sonoro, colonna sonora bella ma non quanto la grafica, la cosa interessante è invece la possibilità di avere dialoghi in inglese o in Giappone se vogliamo, cosa che mi piace molto. Sia i doppiatori giappo che quelli inglesi hanno fatto un ottimo lavoro.

Per quanto riguarda la giocabilità, come detto andremo a prendere il controllo di vari personaggi, ognuno diverso dall’altro in modo netto il che ci richiederà di imparare stili diversi di combattimento.
La curva di difficoltà è ben calibrata, parte tranquilla per poi crescere e diventare piuttosto insidiosa nel finale.
Grazie a componenti Rpg, ai vari personaggi e alla storia interessante il gioco diverte senza stancare dall’inizio alla fine con gusto.

Come notizie sul gioco, è uscita una riedizione per ps3 ps4 e pare anche Vita nel 2016, che si chiama odin Sphere Leifthrasir che ha miglioramenti alla risoluzione e gameplay di cui non vi so dare conto non avendolo giocato.

Vanillaware non fa seguiti dei suoi giochi, per cui non ha proseguimenti.

Voto 9: gioco stilisticamente stupendo, discretamente lungo e con buona giocabilità. il voto in meno lo do un po’ per via del fatto che nonostante i vari personaggi giocabili ci sia un po’ di ripetitività.

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